Sono 12 le persone denunciate come responsabili, a vario titolo, degli scontri tra gli ultrà di Fano e Senigallia del 2 aprile scorso. Articolate indagini da parte della Polizia, coordinate dalla procura della Repubblica di Pesaro e Urbino, hanno permesso di fare chiarezza sull’aggressione a Fano, poi degenerata in rissa, che si è verificata lungo la statale Adriatica in occasione della partita di calcio valida per il campionato di serie D tra la Vigor Senigallia e l’Alma Juventus Fano. Sono state individuate 12 persone, tra cui cinque appartenenti alla tifoseria rossoblù della Vigor, che in quell’occasione si sono affrontate fisicamente. Nei giorni scorsi la polizia, fa sapere il Commissariato di Senigallia, ha eseguito delle perquisizioni domiciliari su ordine dell’autorità giudiziaria di Pesaro e Urbino, sequestrando “elementi utili alle indagini in corso a supporto della tesi accusatoria”. Per i tifosi violenti sono scattate la denuncia – per vari reati tra cui rissa aggravata e porto in luogo pubblico di strumenti atti ad offendere – e l’emissione del Daspo. La Questura pesarese ha interdetto la frequentazione degli impianti sportivi per diversi anni ai tifosi individuati. Per quattro di essi sono previste anche prescrizioni ulteriori come l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia nelle giornate n cui giocherà la propria squadra. Per gli ultrà vigorini analoga situazione si è verificata il 9 ottobre scorso quando si registrarono tafferugli in occasione del match a Senigallia contro il Tolentino: in quel caso furono tre i Daspo emessi.