SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb ce l’ho io e faremo meglio di loro. Dove loro è la neonata San Benedetto Calcio. È il senso dei messaggi che Roberto Renzi invia ai contatti – sì, ancora ce ne sono – mantenuti in Riviera.
Al solito il presidente rossoblù ostenta sicurezza. Un corpo estraneo, ma comunque ancora in piedi, nella sua Roma – chissà come e per quanto. Scaricato dallo zoccolo duro del tifo, che ha scelto il nuovo progetto di Vittorio Massi già nel marzo scorso, quando era ancora in embrione. Rapporti ormai inesistenti anche con il sindaco Antonio Spazzafumo.
Ciononostante l’atteggiamento di Renzi suggerirebbe che non intende lasciar morire l’AS Sambenedettese acquistata all’asta nel maggio 2021, per 540mila euro. Ecco. A voler ripercorrere i due anni rossoblù dell’imprenditore nato ad Atri è un po’ come farsi un giro sulle montagne russe. Silenzi e gesti di sfida, disfatte e colpi di scena.
Due estati fa Renzi sembrava tagliato fuori: dopo una vagonata di debiti saldati, l’addio alla Serie C per appena 332mila euro di contributi pagati con compensazioni di credito. Ma ecco la riammissione in D in sovrannumero, grazie al ricorso vinto al Tar del Lazio. Tralasciando i ribaltoni, le rivoluzioni, gli sgorbi che attengono meramente alla sfera tecnica, l’estate passata altra rincorsa clamorosa. All’ultimo Renzi è riuscito a iscriversi attingendo ai soldi degli sponsor, anche e soprattutto quelli del presidente del Pineto, Silvio Brocco. A sentire i maligni glieli anticipò convinto che avrebbe avuto un rivale in meno nella corsa per la promozione.
Ora la situazione sembra assai più compromessa. Renzi si è limitato a pagare un collaboratore con crediti d’imposta, il resto rimane da sistemare. Dalle quote pignorate dalla cooperativa romana Gruppo Tempo (vanta un credito di 224mila euro nei confronti dell’ammiraglia rossoblù, la Garigliano Immobiliare: si va in tribunale il 4 luglio), ai lodi arbitrali (ex calciatori della gestione Domenico Serafino: servirebbero subito 45mila euro, il resto entro settembre), dai rimborsi spese dell’ultima squadra (fermi a ottobre 2022, salvo un anticipo relativo a novembre: ci si deve mettere in regola entro il 30 giugno) ai 25mila euro di arretrati per l’affitto dello stadio Riviera delle Palme. E l’iscrizione è dietro l’angolo. Il termine: le 18 di venerdì 14 luglio.
Renzi come sempre danza sul ciglio del burrone, tenendo in mano il cerino rossoblù (la Samb è mia, la società di Massi è una fotocopia: sembra di sentirlo) – e per questo ha comunque diviso una parte della tifoseria. Tutti qui ad aspettare la prossima mossa del presidente rossoblù. Ci scapperà ancora una volta una sorpresa? O invece adesso l’impresa è impossibile?
Di sicuro la San Benedetto Calcio che il grosso dell’ambiente, curva nord in testa, vorrebbe rimanesse l’unica squadra della città, viaggia a marce alte. È la legge del contrappasso di Renzi. Fatto un bel pezzo di squadra, 8 calciatori: Alessandro, Tomassini, Coco, Cardoni, Evangelisti, Buonavoglia, Pietropaolo e Battista. Il direttore sportivo Stefano De Angelis, seguendo le indicazioni di mister Maurizio Lauro che vorrebbe giocare col 4-3-3, procede senza soste. C’è la volontà di completare il quadro prima dell’inizio della preparazione, prevista tra il 23 e il 24 luglio. Con altri nomi sul taccuino da portare a casa già la prossima settimana (leggi QUI).
È un’estate mai vista in Riviera. Ed è appena cominciata.