Orso marsicano assalta allevamento a Scanno

Un’ultima incursione di un orso bruno marsicano in un allevamento di Scanno (L’Aquila) ha causato la morte di numerose capre e galline, oltre alla dispersione di altri animali. L’episodio si è verificato nella località di San Liborio mentre in paese si stava celebrando la Notte Romantica. Le autorità competenti, tra cui i guardiaparco e i carabinieri della stazione di Scanno, sono intervenute sul posto per effettuare i necessari rilievi e valutare la situazione.

Il proprietario dell’allevamento ha subito un grave danno economico e, dopo aver scoperto la strage degli animali, è scoppiato in lacrime. Sono stati uccisi 23 capre e 10 galline, lasciando dietro di sé una scena di devastazione. Secondo le informazioni disponibili, l’orso bruno marsicano responsabile dell’attacco sarebbe un maschio privo di radiocollare, il che rende difficile la sua identificazione e tracciabilità.

L’orso bruno marsicano è una specie protetta e rappresenta un importante patrimonio naturale del territorio italiano. Tuttavia, gli incontri tra questa specie e le attività umane possono causare danni significativi, come nel caso dell’incursione nell’allevamento di Scanno. Si tratta di un problema complesso che richiede un equilibrio tra la tutela dell’orso e la protezione delle attività umane.

Le autorità competenti, insieme agli esperti del settore, stanno lavorando per trovare soluzioni a lungo termine al fine di prevenire ulteriori conflitti tra gli orsi e le attività agricole. Questi sforzi includono la promozione di misure preventive, come la messa in atto di recinzioni elettrificate e l’adozione di pratiche agricole che minimizzano il rischio di interazioni negative con la fauna selvatica.

È fondamentale trovare un equilibrio tra la conservazione della biodiversità e la protezione delle attività umane. In questo contesto, è essenziale un coordinamento efficace tra le istituzioni, gli allevatori e gli esperti del settore per garantire la coesistenza pacifica tra l’orso bruno marsicano e le comunità locali. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile preservare questa specie minacciata e garantire la sicurezza delle persone e degli animali domestici.