Dopo 12 anni Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea, esce dal carcere di Bollate e parla ai microfoni della trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? parlando del rapporto con la moglie, del suo amore per la madre di sua figlia, della relazione extraconiugale con Ludovica Perrone, la recluta del 235esimo Reggimento Piceno dove Parolisi prestava servizio come caporal maggiore.
“Vuoi mettermni all’ergastolo e butti la chiave? – ha detto – va bene, ma prova la mia colpevolezza. Potevo uscire già 4 anni fa, invece mi hanno voluto tenere dentro fino alla fine”. Nel ribadire la sua innocenza ha posto l’accento sulla mancanza di affetto e di complicità con la moglie: “Amavo Melania, e non l’avrei mai lasciata. Con il matrimonio ho realizzato il mio sogno poi però lei ha iniziato a tornare dai suoi genitori oppure erano loro che venivano ad Ascoli. Ed io non potevo neppure nel letto con mia moglie”. Da qui, la relazione con Ludovica Perrone : “Melania aveva scoperto il tradimento e l’aveva chiamata. E così io ho detto a Ludovica che avrei divorziato. Lei, dopo che ha saputo che mia moglie aveva scoperto tutto, ha iniziato a pressare. Ma a me è mancata Melania, non l’avrei mai lasciata”. Salvatore Parolisi venne arrestato il 19 luglio del 2011 con l’accusa di aver ucciso la moglie il 18 aprile di quello stesso anno, con 32 coltellate nel Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella. Condannato in primo grado a 30 anni, in appello la sua pena ridotta a 20 anni e la sentenza venne poi confermata in Cassazione. Dopo aver scontato 12 anni, grazie ai benefici di legge, l’ex militare un altro potrebbe uscire dal carcere: “Dovrò scontare meno di quattro anni e se trovassi un lavoro potrei uscire – dice – ma come sentono il mio nome e cognome scappano”.