MACERATA – Berlusconi “può avere avuto contatti con la mafia all’epoca in cui facevano saltare i ripetitori di Mediaset, la mafia voleva essere pagata e forse Berlusconi avrà utilizzato Dell’Utri che, da buon siciliano, sapeva a chi rivolgersi per trattare…”. La frase pronunciata dalla consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Macerata, Lorella Benedetti, nell’ambito di un intervento in aula a difesa di Silvio Berlusconi, recentemente deceduto, hanno innescato polemiche. Ora Benedetti si scusa e chiarisce il suo intervento nell’ambito della proposta di intitolazione di una via a Berlusconi: “mi dispiace essere stata fraintesa rispetto al significato attribuito a alcune frasi estrapolate, in modo strumentale, dal mio discorso”. “La mia – dice – voleva essere semplicemente l’analisi di una situazione, in Sicilia, complessa che, personalmente, e da rappresentante di Fratelli d’Italia, ho sempre condannato con fermezza e ha costituito uno dei motivi che mi hanno portato ad aderire al partito Fdi, un partito che della lotta alla mafia ne ha fatto uno dei punti cardine”. Benedetti aveva stigmatizzato ipotesi di legami di Berlusconi con la mafia, “senza prove valide”, con “mentalità da linciaggio”, sottolineando come non fosse “mai stato condannato per reati di mafia, e sempre assolto”. Le sue parole hanno innescato prese di posizione: “Non basta tirare in ballo fraintendimenti, frasi estrapolate in modo strumentale o pronunciare mezze scuse tardive. – attacca la deputata dem Irene Manzi – Le parole di Benedetti sono superficiali, gravi e offensive nei confronti di chi ogni giorno combatte contro la mafia, per la legalità. Normalizzare i rapporti tra imprenditoria e criminalità organizzata – come ha fatto nel suo intervento in Consiglio – è inaccettabile, non sono sufficienti i ravvedimenti del giorno dopo”.