OSTRA – “E’ un momento tragico e triste, ma cerco di sforzarmi per loro, per giustizia”.
A parlare è Adriana Pianelli, moglie di Giuseppe Tisba e mamma di Andrea Tisba, vittime dell’alluvione.
“E’ stato – aggiunge – un anno complicatissimo, ma quelli che verranno saranno peggio, ma ho determinazione e forza. Se ci avessi avuto un credo ed una fede, non sarei mai riuscita a sopportare un dolore del genere per la morte di un marito e di un figlio”.
Adriana è il simbolo dei familiari delle vittime di Pianello di Ostra. Nonostante il suo dolore immenso per la perdita del marito e del figlio, è lei a dare forza a tutti.
Adriana ha guidato la fiaccolata e la serata “Luci dal fango” in memoria dei 13 morti dell’alluvione, che in modo composto è silenzioso ha percorso a Pianello le vie del tormento, della sofferenza, della desolazione, della tribolazione e della disperazione.
Dietro ai familiari, in mezzo alle circa 1500 persone del corteo anche il governatore Acquaroli, diverse autorità regionali ed i sindaci del territorio. In via ex Arceviese, nel palazzo della morte, anche un cuore dedicato a tutti i familiari delle vittime.
“Oggi – afferma Romina Ceresoli, compagna di Diego Chiappetti – provo molto dolore ed è un momento estremamente critico. Non riesco a guardare negli occhi i familiari delle altre vittime. Per questo sto con la testa bassa, con i miei pensieri, ma spero che in questo momento ci sia tanto amore in tutta la comunità”.
Dopo la fiaccolata, al campo sportivo la Messa, presieduta dal vescovo di Senigallia, concelebrata dai vescovi di Fano, Fabriano e Gubbio e con la presenza dei sacerdoti del territorio.
Celebrazione che in spirito di comunione, è stata trasmessa in ogni comune della regione colpito dalla tragedia.
Il vescovo di Senigallia, non nuovo a forti appelli, ha lanciato dall’altare l’ennesimo monito, rivolgendosi alle istituzioni affinché mettano in sicurezza i territori.
“Quello che è successo in quei giorni – sostiene il vescovo di Senigallia – non deve più succedere. Chi ha responsabilità della gestione della cosa pubblica deve alle vittime ed ai loro cari mettere in sicurezza il territorio, perché questo significa mettere in sicurezza la vita delle persone”.
Anche alla celebrazione religiosa, le autorità hanno partecipato sedendosi in postazioni secondarie. In mezzo alla folla pure l’assessore alla protezione civile Aguzzi ed il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli che in passato aveva espresso parole che avevano suscitato reazioni dure.
A Pianello è arrivato pure il messaggio della premier Meloni che ha espresso la propria vicinanza e l’auspicio di essere presto nelle Marche con gli alluvionati.
Una notte piena di emozione quella di Pianello, esattamente come era accaduto poco prima a Barbara, altro paese martoriato dall’alluvione dove il sindaco Riccardo Pasqualini, vicino a Simone, figlio di Brunella Chiù e Silvia e Tiziano, genitori di Mattia Luconi, ha introdotto il lancio di fiori: quattro rose bianche ai parenti delle vittime e 13 garofani viola divisi tra sindaco e bambini.
Toccanti e dritte al cuore le parole del primo cittadino: “Il fiume torni ad essere il fiume della vita e non della morte…”