TERAMO – Nessuna traccia di Roland Dedja, evaso dal carcere di Castrogno all’alba di ieri, lunedì 25 settembre.
Si fanno sempre più serrati i controlli in provincia di Teramo, tra posti di blocco stradali e pattugliamenti della polizia a caccia del detenuto albanese 39enne di cui è stata diffusa una foto.
Il detenuto era nel carcere abruzzese dopo l’arresto a Martinsicuro nel giugno scorso con l’accusa di droga e rapina. Era in attesa di essere giudicato.
La caccia all’uomo sarebbe partita in ritardo, secondo fonti interne citate dall’Ansa, con l’allarme dato dopo un certo lasso di tempo dopo la scomparsa dell’uomo.
Il 39enne avrebbe sfruttato una falla nei controlli, approfittando dei lavori in corso nel carcere: con una fune da alpinista fissata alle sbarre di ferro di un depuratore esterno al carcere, si è calato anche aiutato da un complice che con un drone gli ha consegnato gli strumenti per scappare.
Ma Dedja non è nuovo a questo tipo di imprese. Già nel 2010 era riuscito a scappare dal carcere di Pisa, dove era rinchiuso per un omicidio e un tentato omicidio. Con lui in quell’occasione c’era un altro detenuto, con il quale si calò con un lenzuolo. Entrambi erano stati catturati dopo qualche mese. Ed ora il remake della fuga dal carcere di Teramo.