ROSORA – Don Giuliano ha compiuto 95 anni lo scorso 11 ottobre, ha celebrato la sua prima messa nel 1951 ed è parroco di Rosora dal1971.
Instancabile, ancora oggi, dopo tutti questi anni, porta il Vangelo tra i suoi fedeli, vive quotidianamente in mezzo alla gente, ma soprattutto ha un grande sogno: far tornare a suonare le campane di Rosora, mute da più di tre anni.
“Mi dispiace – afferma il parroco di Rosora don Giuliano Gigli – perché le campane suonano e scandiscono il tempo. E questo è molto importante perché il tempo è una cosa sacra”.
Attualmente, delle campane ne suona soltanto una e con i rintocchi. Le quattro campane sono elettrificate e collegate a un computer. Il campanile però presenta crepe a livello strutturale e va assolutamente rinforzato, ma la spesa è molto alta.
“Programmo da solo il computer – prosegue don Giuliano – per fare suonare l’unica campana. Indico l’orario delle 16,45 per annunciare che poi alle ore 17 ci sarà la Messa. Non ho difficoltà ad adattarmi alla tecnologica, perché ho sempre avuto questa passione. A casa ho due computer, uno fisso ed uno portatile dove ho inserito l’anagrafe della parrocchia”.
La Conferenza episcopale italiana stanzierà il 75% del costo, ma il restante 25% resterebbe a carico della parrocchia.
Pur di contribuire a raccogliere i soldi necessari per la sistemazione delle campane della chiesa di San Michele Arcangelo, don Giuliano, che è anche un parroco social, ha venduto la sua auto, una Fiat Cinquecento nuovo modello.
“Ho fatto questo gesto di vendere la macchina – aggiunge il parroco – perché non saremmo riusciti a raccogliere come parrocchia i fondi necessari di nostra competenza. L’importo della vendita dell’auto è stato versato in banca, come somma a disposizione per le spese”.
A Rosora, paese di 2mila abitanti sulle colline del Verdicchio vogliono tutti bene a don Giuliano, parroco filosofo che negli anni ’70 ha studiato alla Sapienza di Roma e tutti sostengono il suo desiderio.
Ecco le voci dei cittadini.
“Don Giuliano è magico, anche perché un 95enne così non si trova molto frequentemente”.
“E’ il nostro parroco che sosteniamo tantissimo, perché è ora che le campane tornino a suonare”.
“Vogliamo molto bene a don Giuliano, in certi momenti anche troppo, perché sempre accanto a lui, lo aiutiamo e lo sosteniamo. Lui ci dà tanto e per questo gli vogliamo tanto bene, sia come prete, sia come catechista, sia come animatore della vita”.