La Fermana deve ancora battezzare il Protti-bis con una vittoria. Un pareggio, a Ferrara, subito dopo il suo ritorno, poi due scivoloni, contro Entella e Olbia. L’Ancona ha invece salutato il ritorno del Comandante, Gianluca Colavitto, col rotondo 3-0 sull’Arezzo al Del Conero. Ma questo è il derby. E i dorici storicamente al Recchioni soffrono da morire: un solo successo, nel dicembre 2013, ma in Serie D. Nei professionisti lo stadio canarino è tabù. Prima e dopo, tante battaglie, incluso quella del maggio 2011 in Eccellenza.
Stefano Protti sfide come quella di stasera è abituato a giocarle: “Per stare alla Fermana ci vogliono gli attributi. I miei giocatori non possono mollare fino all’ultima giornata, perché qui adesso c’è un allenatore che per questa squadra si fa spaccare la testa”.
Ad Ancona niente conferenza per Colavitto. In sala stampa, ieri, si è presentato il vice Marco Noviello: “Ci servirà tanta attenzione. Dovremo sbagliare il meno possibile. E poi essere molto aggressivi contro un avversario che si giocherà il tutto per tutto”.
Foto US Ancona
Fermana ultima in classifica. Un solo successo quest’anno, c’era Andrea Bruniera in panchina, la seconda giornata, col Pontedera proprio al Recchioni. Ancona adesso decima, sull’ultimo gradino playoff.
Protti è senza Santi e Gianelli, fuori lista De Pascalis. Si va verso una sola novità rispetto all’11 di Olbia: il rientrante Misuraca. Gli fa posto Semprini. Giusto un paio i ritocchi nell’Ancona, sulle fasce: l’ex Clemente e Agyemang al posto di Barnabà e Martina.
Attesi oltre duemila spettatori: a ieri sera 800 biglietti staccati a Fermo. 603 i tifosi dorici in partenza.
Intanto, all’infortunio occorso a Simone Gauzolino della sezione arbitrale di Torino, Fermana-Ancona è stata affidata a Gabriele Sacchi di Macerata.
Foto in alto Fermana FC