SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tre scontri diretti, tre gol subiti nel finale. E 5 punti andati in fumo. Sempre in trasferta. La capolista Samb maledice gli ultimi minuti. Specie quelli di Campobasso. All’Avicor Selvapiana il graffio di Persichini (due allenamenti e subito in campo, nel lato B della ripresa) è maturato all’84°. Sembrava un pareggio scritto (“Abbiamo gestito, non dico che ci siamo accontentati, ma…” ha rimarcato in sala stampa mister Maurizio Lauro), invece ecco il primo scivolone dopo 13 partite senza macchia.
Non è la prima volta che la Samb, comunque la seconda migliore difesa del girone F (11 reti al passivo come il Chieti, di meno solo la Forsempronese: 10), si lascia sorprendere quando è quasi finita. È capitato in tre circostanze. La prima ad Avezzano, 24 settembre scorso: il 2-2 marsicano all’88°, su rigore trasformato da Roberti; la seconda a Chieti, Fall al 94′ per il 2-2 neroverde, il 19 novembre, quindi il terzo episodio ieri a Campobasso. Alla capolista nei casi citati è mancato il colpo del ko. Doveva chiudere i conti, non l’ha fatto.
Va pure detto che allo stadio Angelini e in Molise la Samb ha avuto da recriminare: prima per la regolarità del gol teatino (di braccio?) e poi per il rigore non fischiato a Danilo Alessandro, al 54′, sullo 0-0.
Restano le tre reti rimediate nel finale. Sull’altro piatto della bilancia il pari dell’under rossoblù Lonardo, al 91′, in Samb-Forsempronese 2-2 del 15 ottobre.
La capolista, adesso a +2 sul Campobasso, deve mettersi i rimpianti alle spalle. Da domani la squadra di Lauro prepara la sfida di domenica prossima, al Riviera delle Palme, contro l’Atletico Ascoli.
Foto La Gazzetta Rossoblù