ANCONA – Sono stati erogati, in questi giorni, i contributi alle famiglie ed alle imprese per i danni subiti alle auto e ai furgoni a seguito dell’alluvione del 2022. Erano stati stanziati infatti – dalla Giunta Acquaroli – 2,5 milioni di fondi regionali nell’ultima legge di bilancio, per poter avviare questo provvedimento mai adottato prima d’ora nell’ambito di una calamità. Sono state ammesse 676 domande pervenute dalle famiglie e 87 dalle imprese. Di queste, sono state subito indennizzate 614 richieste alle famiglie e 75 alle imprese, per somme oltre i 2 milioni di euro.
Le istanze delle domande non immediatamente ammissibili (62 nuclei familiari e 12 aziende) sono comunque in fase di perfezionamento, secondo le integrazioni richieste dalla protezione civile, e la somma rimanente verrà liquidata agli interessati non appena possibile.
Il presidente Francesco Acquaroli, commissario per l’emergenza alluvione, ricorda che il provvedimento, “oltre a essere una misura di ristoro necessaria per indennizzare lavoratori e aziende che hanno perduto il proprio mezzo, rappresenta anche un provvedimento che viene adottato per la prima volta e con risorse tutte regionali, in quanto la normativa nazionale non prevede indennizzi della Protezione Civile per gli autoveicoli perduti a seguito di un’alluvione. Continueremo a essere vicini ai cittadini e alle istituzioni – sottolinea ancora Acquaroli – garantendo gli interventi necessari per la ripresa delle comunità colpite dall’evento alluvionale”.
“Con l’approvazione del decreto di pagamento – ha aggiunto l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi – sarà disponibile nei conti correnti dei cittadini, che a seguito dell’alluvione hanno dovuto abbandonare la propria automobile perché inutilizzabile, il contributo di ristoro che la Regione Marche ha messo a disposizione. È una novità importante: la Regione affianca le famiglie e imprese indennizzando un bene che oggi, più che mai, risulta essere primario per moltissime persone”.
Complessivamente sono pervenute alla Regione Marche 778 richieste da parte delle famiglie e 135 dalle imprese. Agli esclusi, per mancata rispondenza ai requisiti previsti per accedere al contributo, sono state fornite le motivazioni.